Risorse per parlare di intercultura nella classe di italiano L2/LS [aggiornato ad agosto 2022]

Buongiorno cari colleghi!

Nel post di oggi voglio condividere con voi alcuni link per parlare di intercultura nella classe di italiano L2/LS.

Lingue: riconoscerle e identificarle

In questa sezione trovi i link a tre risorse per mettere alla prova la conoscenza delle lingue degli studenti (e anche la tua). La più divertente è, secondo me, la terza perché mentre si gioca, si scoprono canzoni e artisti di ogni parte del mondo.

Diversità linguistiche nel mondo

Oltre a un elenco alfabetico delle lingue del mondo, potrebbe tornare utile questo sito. In particolare, ci trovate qualche curiosità e qualche quiz sulle lingue.

Inoltre, online si trovano video e immagini per imparare a dire “buongiorno” e “grazie” in diverse lingue. Infine, James Chapman illustra come le onomatopee cambiano in funzione del paese e della lingue.

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Diversità culturali nel mondo

Nel 2010, John Thackwray ha fotografato le stanze da letto di giovani uomini e donne nel mondo. Qui le foto della serie My Room Project.

Un progetto simile è stato portato avanti anche da James Mollison, che ha raccolto le foto delle camere di alcuni bambini e bambine.

Toy Stories è, invece, il progetto di Gabriele Galimberti che ha fotografato i loro giocattoli.

Infine, What the World eats è il progetto di Peter Menzel e Faith D’Aluisio, che, come dice il nome, immortala cosa mangiano le famiglie nel mondo.

Gesti e comunicazione non verbale

L’antropologo Desmond Morris sosteneva che le mani sono per gli esseri umani come la bacchetta per un direttore d’orchestra: le usiamo, infatti, per dirigere il ritmo e il significato delle parole che diciamo. Inoltre, sosteneva che gli Italiani sono i migliori “direttori d’orchestra” del mondo. Come dargli torto?

In una lezione sui gesti e la comunicazione non verbale parto proprio da questa metafora per far conversazione con i miei studenti. La prima cosa che chiedo è, infatti, se sono d’accordo o meno con Morris.

La lezione procede quindi con l’uso di immagini e video.

In particolare, per le immagini dei gesti zio Google viene in aiuto. Io le raccolgo sempre in una presentazione Power-point: le mostro, quindi, una alla volta, ma prima di svelare il significato in Italia, chiedo sempre se nel loro Paese esiste il gesto e cosa significa. Quello che emerge è che esiste un vocabolario dei gesti internazionale. Infatti, quel simpatico gesto che da noi significa “OK”, in Russia è, invece, un’offesa. Oppure, muovere la testa su e giù non significa sempre “sì”. Per il significato, mi sono affidata a questo dizionario gestuale e a qualche ricerca online.

Per i video, i miei preferiti restano quello di Alma Edizioni…

… e quello di Babbel Italia (dopo ogni gesto, fermo il video per far provare a indovinare allo studente il significato!).

L’ultima volta, reduce dalla settimana dell’Eurovision Song Contest 2022, avevo usato al posto di questi soliti video lo sketch con i conduttori Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. L’ho fatto vedere senza audio, chiedendo agli studenti di concentrarsi sui gesti. Ho mostrato un gesto alla volta e, dopo la loro ipotesi, ho fatto ascoltare l’audio per controllare.

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E voi: parlate di intercultura in classe? Come?

Fatemelo sapere condividendo un commento qua sotto!

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